Nasutoceratops titusi Sampson et al., 2013

E.K. Lund; M.A. Loewen;
A.A. Farke; K.E. Clayton
(Da: it.wikipedia.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Dinosauria Owen, 1841
Ordine: Ornithischia Seeley, 1888
Famiglia: Ceratopsidae Marsh, 1890
Genere: Nasutoceratops Sampson et al., 2013
Descrizione
Il Nasutoceratops è conosciuto grazie al suo olotipo UMNH VP 16800, che consiste in un cranio quasi completo, un processo coronoideo, tre vertebre anteriori parziali, un cingolo scapolare, una parte della zampa anteriore sinistra, alcune falangi delle dita degli arti anteriori e pelle fossilizzata. Ne sono stati isolati due campioni: UMNH VP 19466, un adulto disarticolato con un teschio parziale composto da una premascella incompleta, la mascella e l'osso nasale; UMNH VP 19469, un resto isolato comprendente l'osso squamoso di un subadulto. L'olotipo venne raccolto nel 2006, durante il progetto Kaiparowits Basin Projetct, avviato dall'Università dello Utah, nel 2000. L'olotipo venne estratto da un canale di arenaria, nella parte superiore della Formazione Kaiparowits all'interno del Grand Staircase-Escalante National, in un sedimento risalente al tardo Campaniano, circa 75 milioni di anni fa. Il fossile venne poi descritto come Nasutoceratops titusi dal suo scopritore Eric Karl Lund nel 2010. Il nome generico deriva dal latino nasutus che significa grande-naso, e dal greco ceratops faccia cornuta. Il nome specifico invece è in onore di Alan L. Tito, che ne recuperò i fossili dal GSENM.Il Nasutoceratops possedeva caratteristiche uniche nel mondo dei ceratopsidi. Questo animale non era di certo uno dei più grandi arrivando ad una lunghezza massima di 3 metri per un peso di 1-2 tonnellate. Il cranio da solo era lungo circa 1,5 metri di lunghezza. La parte anteriore del muso attorno alla narice è fortemente sviluppata, e rappresenta da sola circa tre quarti della lunghezza del cranio. La parte posteriore dell'osso nasale è scavato da una grande cavità interna, mentre la superficie di contatto tra la mascella e la premascella è eccezionalmente grande. Le corna (eccezionalmente simili a quelle dei bovini) spuntano dalla fronte, puntando in avanti e verso l'esterno, per poi curvare verso l'interno, e sulla punta puntano verso l'alto. Il corno nasale è basso e stretto, con una base allungata. Il collare osseo è più o meno circolare ed ha il suo punto più largo sul bordo centrale. I piccoli osteodermi posti sul bordo del collare osseo non hanno una forma conica appuntita come nella maggior parte dei ceratopsidi, ma hanno la forma di semplici mezzelune. Si potrebbe quindi ipotizzare che il Nasutoceratops non avendo un collare vistoso coperto di spine e tubercoli, possa aver evoluto un rigonfiamento nasale per attrarre le femmine e per spaventare i rivali. Il Nasutoceratops fu assegnato nel 2013, alla sottofamiglia dei Centrosaurinae, come membro primitivo della famiglia. L'analisi filogenetica eseguita da Sampson (2013) trovarono un collegamento tra Nasutoceratops e l'Avaceratops.
Diffusione
L'unica specie di Nasutoceratops è stata recuperata nella formazione Kaiparowits, nello Utah meridionale. Tale formazione è stata datata tra i 76,1 e 74,0 milioni di anni fa, durante il Campaniano, nel tardo periodo Cretaceo. Durante tale periodo, il sito si trovava vicino alla riva occidentale del mare interno occidentale, un grande mare interno che divide il Nord America in due, il Laramidia ad ovest e Appalachi a est. L'altopiano dove vivevano i dinosauri era un'antica pianura alluvionale dominata da grandi canali e abbondanti paludi di torba umida, stagni, laghi, e delimitata da altopiani. Il clima era umido, e ciò sosteneva una maggiore diversificazione degli organismi. Il Nasutoceratops condivideva il suo ambiente con molti altri dinosauri tra cui teropodi, come i dromaeosauridi Talos sampsoni, ornithomimosauride Ornithomimus velox, i tirannosauridi Albertosaurus e Teratophoneus, alcune specie di ankylosauride, gli adrosauri Parasaurolophus cyrtocristatus e Gryposaurus monumentensis, i ceratopsidi Utahceratops gettyi e Kosmoceratops richardsoni, e l'oviraptoride Hagryphus giganteus. La paleofauna del luogo comprendeva anche rane, salamandre, tartarughe, lucertole e coccodrilli oltre che ad una vasta gamma di piccoli mammiferi.
Bibliografia
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Data: 20/08/2013
Emissione: Dinosauri Stato: Burundi Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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Data: 24/06/2013
Emissione: Dinosauri Stato: Guinea-Bissau |
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Data: 08/08/2018
Emissione: I dinosauri Stato: Guinea Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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Data: 30/03/2018
Emissione: Dinosauri Stato: Sierra Leone |
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Data: 20/08/2013
Emissione: Dinosauri Stato: Burundi |
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